Alimenti senza zucchero: ecco la truffa

Saccarosio o non saccarosio? Purtroppo nella maggior parte dei casi i prodotti definiti "senza" finiscono con il rivelarsi ingannevoli.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 4 Febbraio 2013 22:02

Alimenti senza zucchero “taroccati”? A svelare la truffa ci ha pensato Altroconsumo. L’associazione per la tutela e la difesa dei consumatori più famosa d’Italia, su 100 prodotti definiti tali, ne ha rilevati ben 40 con caratteristiche dissimili rispetto a quanto promesso da spot pubblicitari &co. I suddetti sono stati prontamente segnalati all’Antitrust.

Alimenti senza zucchero – Un’enorme truffa?

Quotidianamente veniamo tartassati da spot e reclame che cercano di venderci la “lampada di Aladino” puntando sul sensazionalismo e il carattere salutistico di un determinato prodotto. A prescindere dall’eccesso di zelo, il vero problema è che nella maggior parte dei casi, i cosiddetti alimenti senza zucchero non si rivelano tali, pertanto il consumatore finisce con l’essere ingannato e privato di un reale vantaggio in termini di salute. A salire sul banco degli imputati succhi di frutta, yogurt, confetture &co. In genere sulle etichette troviamo le diciture “senza zucchero aggiunto” oppure “senza zucchero”.

Prodotti senza zucchero – Cosa sapere

Come evitare le trappole tese dalle pubblicità ingannevoli, evitando di rimanere con un pugno di mosche tra le mani? In primis è fondamentale sapere che “senza zucchero” non vuol dire “zero calorie”, ma semplicemente che all’interno del prodotto non vi è saccarosio.

Come se non bastasse, la legge vieta l’utilizzo della detta dicitura per tutti quei prodotti che hanno al loro interno oltre mezzo grammo di zucchero ogni 100 grammi di prodotto e nessun “surrogato” adoperato come dolcificante tra le dette sostanze: succo d’uva, succo di mela, sciroppo di riso, malto di mais &co.

I termini “senza saccarosio” o “con fruttosio”, sono da intendersi ugualmente ingannevoli, poiché il primo nella maggior parte dei casi va a celare altre tipologie di zuccheri, mentre il secondo è solo parte degli zuccheri contenuti nel prodotto.

Fondamentale evitare tutti quei prodotti che presentano al loro interno i dolcificanti artificiali e l’edulcorante acesulfame k, poiché in grado di causare disturbi di gravi entità (intossicazione delle donne incinte, dissenteria). Per avere la certezza di cosa si mette nel carrello, Altroconsumo raccomanda di leggere accuratamente la lista degli ingredienti.

Commenti