Cibo spazzatura: bambini meno intelligenti a causa dello Junk Food

Un'alimentazione sana consentirebbe di preservare, oltre al benessere fisico, anche l'intelligenza dei più piccoli.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 9 Ottobre 2012 14:59

Il cibo spazzatura riduce il quoziente intellettivo dei bambini. A rivelarlo è uno studio condotto dalla Goldsmiths University di Londra. I ricercatori del prestigioso Ateneo, hanno sottoposto al QI test circa 4.000 bambini con un’età compresa tra i tre e i cinque anni. La ricerca ha raffrontato i risultati del QI dei singoli soggetti con il consumo del cosiddetto “junk food”.

Da tale analisi, è emerso che coloro che avevano una maggiore tendenza a consumare cibi freschi e salutari, presentavano mediamente un quoziente intellettivo più elevato. Analizzando le abitudini alimentari dei bambini sottoposti al test, gli studiosi sono giunti alla conclusione che il mangiare patatine fritte, hamburger e altri cibi particolarmente grassi e ipercalorici, finisce con l’ attenuare la crescita cognitiva dei più piccoli.

La ricerca della Goldsmith University ha messo in evidenza anche un’allarme sociale. E’ stato riscontrato, infatti, che ad ottenere i punteggi più bassi, sono stati i bambini con genitori a lungo impegnati nel lavoro e dunque con minor tempo da dedicare alla preparazione di cibi freschi.

Un problema non di poco conto, dato che le difficoltà riscontrate nello svolgimento dei test d’intelligenza, spesso trovano ampio riscontro in risultati scolastici scadenti, quasi sempre dovuti a difficoltà d’apprendimento.

Conclusioni

Non è un mistero che il cibo da “Fast Food”, tanto amato dai bambini, sia povero di sostanze nutritive.  Purtroppo, ancora oggi, sono pochi a prendere in considerazione  il fatto che un alimento oltre ad essere buono e gustoso, debba presentarsi valido anche dal punto di vista nutritivo.

Il benessere del corpo e della mente sono indissolubilmente correlati tra loro, dato che vanno ad influenzarsi a vicenda. Insegnare ai più piccoli a consumare piatti gustosi, ma salutari, è dunque il miglior modo per preservare il loro benessere psico-fisico e tenerli alla larga da problematiche quali obesità, sovrappeso e diabete giovanile.

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