Pidocchi nei bambini, come trattarli

I pidocchi sono il terrore di ogni mamma. Ecco come riconoscerne i sintomi e trattarli.

di Giorgia Martino 28 Ottobre 2012 14:36

Lo spauracchio di tante mamme sono i pidocchi sui capelli dei loro amati bambini. I pidocchi sono piccoli insetti senza ali, sono parassiti e vivono tra i capelli umani, nutrendosi di quantità estremamente esigue di sangue prelevato dal cuoio capelluto. Anche se può sembrare orribile, i pidocchi sono un problema molto comune soprattutto per i bambini dai 3 ai 12 anni.

I pidocchi non sono pericolosi e non trasmettono malattie, tuttavia sono contagiosi e sono molto fastidiosi. Le loro punture causano un fortissimo prurito sul cuoio capelluto, provocando infiammazioni e graffi, oltre che irritazioni e infezioni.

Appena ci si rende conto che il proprio bambino ha i pidocchi, è da trattare immediatamente onde evitare che possa trasmetterli ad altri membri del nucleo familiare.

Segni della presenza dei pidocchi

Anche se molto piccoli, i pidocchi possono essere visti a occhio nudo. Basta fare un’analisi approfondita della testa del proprio piccolo.

  • Uova dei pidocchi. Sono minuscoli puntini che vanno dal giallo al marrone a seconda di quanto sono mature. Giacciono vicino al cuoio capelluto, dove la temperatura calda è ideale per farle schiudere. Sembrano granelli di forfora, solo che non vengono eliminate scuotendole via. Le uova si schiudono in una decina di giorni dopo la posa. Dopo la schiusa, il guscio continua a rimanere attaccato al fusto del capello ma diventa trasparente.
  • Pidocchi adulti. Sono grandi quanto un seme di sesamo e sono grigio chiaro o marroni. In genere si nutrono più volte al giorno del sangue, ma possono sopravvivere senza fino a due giorni.
  • Sensazione di prurito estenuante. Con i morsi dei pidocchi vengono prurito e lesioni. Questa è una reazione alla saluva dei pidocchi. Tuttavia non si sente tutto subito in modo così violento: i bambini a volte possono lamentare di sentire semplicemente un po’ di solletico sulla testa. Quando però l’eruzione cutanea diventa forte, l’eccessivo grattarsi può portare a infezioni batteriche, con croste e perdite di sangue. Se il medico pensa che sia il caso, può somministrare un antibiotico per via orale.

Si può essere in grado di analizzare questi segni separando i capelli e guardandoli soprattutto dietro le orecchie e all’attaccatura frontale Una lente d’ingrandimento e una luce direzionata, in questo caso, possono essere utili.

Generalmente i pidocchi vengono trattati con medicinali da usare topicamente. In genere vi sono shampoo, creme e lozioni specifiche proprio per uccidere i pidocchi. Si può trattare di prodotti da banco o sotto prescrizione medica. Non sempre eliminano subito il problema, perché i pidocchi sono spesso resistenti. Nel caso non si riesca, allora il medico può prescrivere anche farmaci per via orale.

E’ fondamentale seguire tutte le indicazioni in modo preciso, perché questi prodotti sono insetticidi e, usati troppo o troppo spesso, possono provocare danni.

Dopo il trattamento, il medico può suggerire di pettinare i capelli con un pettine a denti molto fitti, per eliminare le uova.

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