Vizio del fumo: le donne muoiono prima

Le sigarette mietono sempre più vittime tra le file del gentil sesso. Lo rivelano due ricerche pubblicate sul New England Journal of Medicine.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 24 Gennaio 2013 13:01

Vizio del fumo sempre più dannoso per le donne. Sigarette “killer” per il gentil sesso. Le fumatrici presenterebbero un rischio di morte 25 volte superiore rispetto a chi non ama le “bionde”.

A sostegno di questa tesi, due ricerche pubblicate di recente sul New England Journal of Medicine, la prima eseguita dall’Università di Toronto,  la seconda condotta dall’American Cancer Society.

Vizio del fumo e donneI risultati delle ricerche

Lo studio “Made in Usa” ha analizzato i dati di oltre 2 milioni di donne fumatrici, a partire dagli anni 70 fino ai giorni nostri. Per ciascun decennio preso in esame, i ricercatori si sono concentrati sul rischio di morte connesso alla broncopneumopatia cronica e tumore ai polmoni, comparando i dati delle fumatrici a quelli delle non fumatrici.

Dall’analisi è emerso che il suddetto rischio per le rappresentanti del gentil sesso è aumentato in maniera esponenziale negli ultimi 10-15 anni e ciò sarebbe da ascriversi al “boom” di donne fumatrici che si è registrato negli ultimi anni.

Nonostante quest’ultime abbiano la tendenza a fumare sigarette “light”, i danni provocati dal vizio del fumo sarebbero equiparabili a quelli riscontrati negli uomini, sintomo questo, che quel genere di “bionde” non risulta essere meno dannoso per l’organismo.

Per le fumatrici degli anni 70, il rischio di morte per cancro era di quasi 3 volte superiore rispetto a chi evitava le sigarette. Un dato cresciuto a dismisura nei decenni successivi, fino a giungere alle 25 volte del decennio 2000 – 2010.  Per quel che riguarda il rischio decesso per broncopneumopatia, invece, quest’ultimo era di 4 volte superiore negli anni 70 nelle fumatrici, mentre oggi è di 20 volte maggiore.

Lo studio canadese, invece, è riuscito a dimostrare che i fumatori interessati da morte prematura tendono a perdere in media 20 anni e che rispetto ai non fumatori, presentano un’aspettativa di vita inferiore di 10 anni.

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