Negli ultimi anni il dibattito sul consumo del latte è esploso. Ci sono i sostenitori del consumo di latticini che affermano che sia un alimento indispensabile per la prevenzione di molte malattie e chi invece lo considera la causa di molti disturbi e lo considera addirittura nocivo a lungo termine.

Bere latte fa bene o male?

Innanzitutto sgombriamo il campo dagli equivoci. Non ci sono studi scientifici che affermino che il latte fa male agli adulti. Nei primi anni di vita di ogni bambino il latte materno è l’alimento principale di sostentamento e molti scenziati, tra cui quelli del Cra Nut, continuano a ritenere che il consumo del latte vaccino sia indispensabile anche in età adulta perchè è un’insostituibile fonte di calcio, protegge dall’osteoporosi, dall’ipertensione, dal diabete e perfino da alcuni tipi di cancro.

Altre ricerche invece, prendono in considerazione la correlazione esistente tra il consumo del latte e il tumore alla prostata e affermano anche che non ci sia alcuna evidenza scientifica che colleghi il consumo del latte alla diminuzione delle fratture alle ossa. Dunque bere latte fa bene o male? Anche se non abbiamo gli strumenti per dare una risposta certa, sembra accertato che un consumo moderato di latte e latticini non può fare male, tutt’altro. Uno studio della Harvad School of Health ha mostrato che il consumo del latte certamente aumenta la disponibilità di calcio, ma il latte non è l’unica o la via migliore per assumerlo.

Bere tanto latte fa male?

Gli eccessi sono sempre sconsigliati. Tra i 50 e i 65 anni sarebbe importante diminuire drasticamente il consumo di proteine di origine animale e provilegiare quelle di origine vegetale per non perdere massa muscolare e avere benefici per le capacità cognitive senza aumentare il rischio di mortalità. Resta però il fatto che il latte è la migliore fonte di calcio e di vitamina D, indispensabile soprattutto per i bambini e che il consumo di due bicchieri di latte al giorno è parte di una dieta alimentare salutare.