Crosta lattea nei neonati: 5 consigli per trattarla al meglio

di Redazione 22 Maggio 2024 7:43

La crosta lattea è una particolare forma di dermatite seborroica che si caratterizza per una secrezione eccessiva di sebo. La curiosa denominazione è dovuta al fatto che di norma questa forma di dermatite si presenta quando il piccolo si nutre ancora esclusivamente di latte (popolarmente è talvolta indicata con il termine lattime) e in passato si riteneva che il fattore scatenante fosse il latte materno.

Questa forma di dermatite tende a manifestarsi a partire dalla seconda settimana di vita e, di norma, scompare in modo progressivo nel giro di sei mesi; più raro, ma possibile, il suo manifestarsi in bambini più grandi.

La crosta lattea nei neonati è un disturbo relativamente frequente (interessa circa il 10% dei neonati) e si presenta sotto forma di piccole croste untuose di colore giallognolo. È localizzata più frequentemente sul cuoio capelluto, ma anche altre zone del corpo (orecchie, naso, inguine ecc.) possono essere colpite. Di solito non risulta fastidiosa per il piccolo (è molto raro che si manifesti prurito) e il problema è per lo più estetico. Di seguito alcuni consigli per trattarla al meglio.

Praticare un massaggio delicato con olio

Prima di procedere con il bagnetto, le crosticine possono essere ammorbidite massaggiando delicatamente le parti interessate con un olio vegetale delicato (meglio evitare l’olio di oliva) aiutandosi con un batuffolo di cotone.

Fare il bagnetto con acqua tiepida e prodotti appositi

Il bagnetto dovrà essere fatto in acqua tiepida (la temperatura dovrebbe essere di circa 36-37 °C, si può misurare con un semplice termometro da bagno). Per la pulizia del corpo si può utilizzare un apposito sapone per neonati conpH neutro.

Per lavare la testa non si deve usare uno shampoo per adulti perché troppo aggressivo, ma si dovrà ricorrere a uno shampoo formulato appositamente, come per esempio Babygella Shampoo delicato con Complesso Prebiotico. Gli ingredienti di questo prodotto, che non irrita gli occhi e non provoca lacrimazione, hanno proprietà lenitive, nutritive e prebiotiche; queste ultime sono assicurate dalla presenza di galatto-oligosaccaridi e xilitolo. Il complesso prebiotico serve a rinforzare il naturale microbioma cutaneo.

Durante il lavaggio è opportuno rimuovere soltanto le crosticine che vengono via facilmente, così da evitare irritazioni.

La frequenza dei bagni suggerita è di 2-3 volte alla settimana, ma è molto importante che il bambino sia tenuto pulito ogni giorno.

Effettuare una spazzolatura leggera

La spazzolatura dei capelli deve essere effettuata con molta attenzione e leggerezza; infatti la cute dei neonati è particolarmente delicata e si correrebbe il rischio di infiammazioni fastidiose. È consigliabile, in quest’ottica, evitare spazzolature troppo frequenti.

Evitare di grattare il cuoio capelluto

Quando si lava la testa al piccolo è molto importante fare attenzione a non grattare il cuoio capelluto né con le dita né con la spazzola perché ciò potrebbe portare a irritazioni. Come già accennato in precedenza, è opportuno rimuovere soltanto le croste che vengono via con facilità.

Assicurarsi che l’ambiente sia ben umidificato

Gli ambienti dove il piccolo soggiorna dovrebbero essere ben umidificati poiché un’aria troppo secca causa secchezza della pelle e delle mucose e disturbi della respirazione; anche il riposo notturno può risentirne. Il tasso di umidità ideale è compreso tra il 40 e il 55%.

Tags: salute
Commenti