Giovani per sempre: ecco il test del Dna che rivela l’età biologica

Ognuno ha l'età che si sente? Nulla di più sbagliato, visto che solo il processo di metilazione può offrire una risposta precisa a tal riguardo.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 22 Novembre 2012 15:35

Come è possibile sapere se si sarà “Giovani per sempre“? A prescindere dal luogo comune “Ognuno ha l’età che si sente”, molto spesso l’età reale non corrisponde all’età biologica. Lo stile di vita e l’alimentazione, infatti, possono regalare più o meno anni, a seconda delle abitudini perpetrate sul lungo periodo. Ecco perchè alcuni 40 enni dimostrano 30 anni, mentre altri dimostrano ben 10 anni in più.

Al di là della percezione di ognuno di noi, per fortuna, ad oggi, è possibile stabilire l’età biologica attraverso il processo di metilazione, un meccanismo chimico presente nel Dna che va ad attivare e disattivare i geni, quest’ultimo però, tende a decadere nel tempo.

Stando a quanto spiegato da Trey Ideker dall‘Università della California, la metilazione sarebbe presente in determinati punti ben distinti ed in grado di stabilire quanto rapidamente o lentamente il corpo di un individuo sta invecchiando.

Unitamente a glicazione, infiammazione e ossidazione, la metilazione va ad influenzare l’invecchiamento cellulare. Purtroppo, con il trascorrere degli anni, i punti di metilazione, finendo col divenire difficilmente rintracciabili.

Per tale ragione, i ricercatori dell’Università della California, coordinati da Ideker, hanno condotto un’indagine servendosi di un campione di oltre 600 persone con un’età compresa fra i 19 e i 100 anni, con lo scopo di individuare i meccanismi che causano l’invecchiamento di molecole e geni, tra l’altro stabilendo l’età biologica degli individui. 

La speranza è che questo test possa rivelarsi utile per prevenire le malattie degenerative e aumentare l’aspettativa di vita di tutti noi, almeno stando a quanto sostenuto dallo stesso Ideker, dato che, servendosi di esso, potrebbe essere possibile individuare le variazioni dello stile di vita da adottare, al fine di contrastare l’invecchiamento molecolare.

Secondo Ideker, non resta che comprendere se la metilazione se questa tipologia di diagnosi molecolare è più valida dei marcatori fisici o clinici già esistenti.

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