Mamme e bambini: nuova cura naturale contro l’autismo?

Meno bambini autistici nel mondo grazie ad un rimedio naturale? Una realtà concreta, scopriamo insieme di cosa si tratta.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 13 Febbraio 2013 16:16

Nuova cura naturale contro l’autismo? Mamme e bambini più sereni, almeno stando ai risultati offerti da una ricerca condotta dalla Columbia University di New York e dal Norwegian Institute of Public Health.

Autismo e acido folico – La ricerca

I risultati dello studio, recentemente pubblicati su Jama (Journal of the American Medical Association) condotto su quasi 90.000 bambnini, hanno visto il rischio autismo ridursi del 40% grazie alla somministrazione di acido folico in gravidanza.

Entrando nel dettaglio, l’assunzione di quest’ultimo durante le fasi di gestazione sarebbe indispensabile per garantire una corretta formazione dell’embrione. Assumendo integratori di acido folico ad inizio gravidanza e qualche mese prima, è possibile ridurre in maniera considerevole il rischio autismo nel piccolo.

Un maxi studio frutto di una partnership internazionale fra Norvegia e Stati Uniti. I ricercatori delle due nazioni hanno eseguito un monitoraggio su larga scala, al fine di di verificare l’interazione tra l’acido folico e l’insorgere di alcune problematiche neurologiche, autismo su tutte.

Gli studiosi hanno provveduto ad esaminare 86.000 bambini nati nel lasso di tempo che va dal 2002 al 2008, avvalendosi anche del contributo dei rispettivi genitori sottoponendo a quest’ultimi dei questionari conoscitivi.

Stando ai risultati ottenuti, le madri che si sono preoccupate di assumere integratori a base di acido folico ad inizio gravidanza, hanno ridotto considerevolmente il rischio di autismo nei bambini, rispetto a coloro che non hanno avuto questa accortezza.

Acido folico – Dove trovarlo

Dove rintracciare questa preziosa sostanza? L’acido folico o vitamina B9, è presente in maniera naturale nel lievito di birra, nella carne e in tantissimi vegetali (agrumi, carciofi, asparagi, etc). Un elemento indispensabile per l’organismo, basti pensare che in Canada, Cile e Stati Uniti, quest’ultimo viene addizionato alla farina, con l’obiettivo di fornire la vitamina B9 ai consumatori. Un’iniziativa che purtroppo non avviene in un paese come la Norvegia, nazione promotrice dello studio.

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