Sesso: il triangolo fa bene alla coppia? Arriva il Sexual Surrogate

Il "terzo incomodo" può fare bene alla coppia e alla sessualità di quest'ultima? Le cose sembrerebbero stare così.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 28 Settembre 2012 22:03

Il sesso si compone equilibri, talvolta complicati. Ormai anche gli italiani sembrano averlo capito, rivolgendosi a figure specializzate per la risoluzione delle problematiche sessuali. Non stiamo parlando di un sessuologo, ma di una sorta di “amante clinico”, un terzo partner che va ad aggiungersi alla coppia che prende il nome di “Sexual Surrogate”.

Niente ménage à trois dell’ultima ora dunque, ma un vero e proprio “rapporto a tre” da consolidare, una nuova figura sessuale a cui far riferimento all’interno della coppia, che in questo caso si arricchirà di un nuovo elemento. Per comprendere appieno il fenomeno, è bene analizzare a fondo la figura del Sexual Surrogate.

Questi professionisti del sesso nascono negli anni’70 grazie al gruppo di ricerca “Master And Johnson”. Alla base dello studio, l’opinione che i problemi all’interno della coppia, dalle disfunzioni erettili alla mancata intesa sessuale tra i partner, possano essere attenuati grazie alla presenza di un terapista che si intrattiene in rapporti sessuali con quest’ultima.

Ad oggi, i Sexual Surrogate (per la maggior parte donne) sono estremamente popolari negli Usa, nonostante le aspre critiche ricevute da chi sostiene questo tipo di relazioni prossime alla poligamia. Critica non troppo distante dalla realtà, visto che il terapista diviene parte integrante della relazione, anche sotto le lenzuola.

Teoria e pratica si fondono dunque nella figura del Sexual Surrogate, tuttavia, è bene precisare che non sempre questa figura professionale si intrattiene in rapporti sessuali con i clienti. Talvolta, infatti, quest’ultimo funge esclusivamente da sessuologo, affrontando discorsi come l’inibizione sessuale, le problematiche comunicative fra i partner e così via.

Fatte le dovute premesse, occorre porre l’attenzione su un aspetto non di poco conto, ovvero “Come è possibile tollerare che il proprio partner possa intrattenersi sessualmente con una persona estranea, anche se a scopo terapeutico?  E’ bene sottolineare che i i Sexual Surrogate vengono generalmente contattati per fornire un prezioso contributo in rapporti affettivi molto complessi, dove il sesso può rappresentare un punto di rottura, nonostante la presenza di un legame sentimentale viscerale. Può essere questo il caso di uomini reduci da incidenti, deformità, interessati da impotenza, donne frigide, etc.  Ecco dunque che ricorrere ad un Sexual Surrogate può essere persino visto come un segno d’amore, un tentativo di ravvivare il rapporto anche dal punto di vista sessuale.

Conclusioni

Difficile esprimersi in maniera univoca riguardo questa figura professionale. Voi riuscireste ad accettare la figura del Sexual Surrogate all’interno della vostra rapporto amoroso?

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