Una coppia stabile condivide anche gli stessi disturbi psichiatrici

di Redazione 8 Settembre 2025 11:31

Una nuova e rivoluzionaria ricerca internazionale, pubblicata su Nature Human Behavior, ha messo in luce un fenomeno intrigante e finora poco studiato: la correlazione coniugale tra disturbi psichiatrici.

Lo studio ha dimostrato che le persone in una relazione stabile hanno una probabilità significativamente più alta di sviluppare gli stessi disturbi mentali del proprio partner.

L’approfondimento della ricerca

Questo dato, che estende la nota condivisione di opinioni e abitudini alla sfera della salute mentale, getta una nuova luce sulla complessità delle relazioni a lungo termine e sulle loro implicazioni per il benessere psicologico. L’indagine ha analizzato un campione massiccio di oltre sei milioni di coppie in tre Paesi molto diversi tra loro: Taiwan, Danimarca e Svezia.

Nonostante le evidenti differenze culturali, sociali e nei sistemi sanitari, i risultati sono stati sorprendentemente uniformi. La correlazione è stata riscontrata per una vasta gamma di disturbi, tra cui depressione, ansia, schizofrenia, disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), ADHD, autismo, disturbo bipolare, anoressia nervosa e abuso di sostanze.

I ricercatori hanno identificato tre fattori principali che contribuiscono a questo fenomeno. In primis l’omogamia selettiva, ossia le persone tendono a scegliere partner con tratti psicologici e comportamentali simili ai propri. Questo non è un processo consapevole, ma piuttosto un’attrazione verso individui che riflettono le proprie predisposizioni o vulnerabilità. Chiaramente sono coinvolti anche i vincoli ambientali e sociali. Infatti i contesti in cui viviamo influenzano fortemente il nostro pool di potenziali partner. La prossimità geografica, le cerchie sociali e i contesti lavorativi ci mettono in contatto con persone che condividono non solo abitudini, ma anche stress e sfide simili. Infine c’è l’influenza reciproca. Con il passare del tempo, la convivenza porta inevitabilmente a un’influenza reciproca. Le abitudini quotidiane, le routine e persino le strategie di coping vengono condivise e assimilate, creando un ambiente comune che può influenzare la salute mentale di entrambi i partner.

Quali sono le prospettive e le implicazioni future?

Lo studio ha anche svelato un dato di particolare rilevanza, analizzando le generazioni successive a Taiwan. I figli di coppie in cui entrambi i genitori soffrivano dello stesso disturbo avevano una probabilità ancora maggiore di svilupparlo a loro volta. Questo suggerisce una complessa interazione tra predisposizioni genetiche e fattori ambientali condivisi all’interno della famiglia.

Nonostante il limite di non aver potuto distinguere in tutti i casi se la diagnosi sia antecedente o successiva alla formazione della coppia, la solidità dei risultati è garantita dalla vastità del campione analizzato. I ricercatori auspicano ulteriori studi, in grado di includere un numero maggiore di Paesi e analisi longitudinali, per sviscerare ulteriormente le cause di questa somiglianza psichiatrica. In sintesi, questa ricerca rappresenta un passo fondamentale per comprendere come le nostre relazioni più intime possano modellare non solo il nostro benessere emotivo, ma anche la nostra salute mentale a lungo termine.