Vivere fino a 150 anni: pillola miracolosa in arrivo

Un secolo e mezzo di vita grazie ad un farmaco "miracoloso". L'elisir di lunga vita sarà presto tra noi? I risultati scientifici, al momento fanno ben sperare.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 18 Ottobre 2012 19:46

Vivere fino a 150 anni? Ben presto l’umanità potrà disporre di un elisir di lunga vita, almeno stando ai “rumors” che vorrebbero dei ricercatori inglesi attualmente impegnati nella creazione di un composto per preservare il corpo dall’invecchiamento e aumentarne la longevità.

Vivere fino a 150 anni – Pillole miracolose?

Secondo il Dottor Peter Smith, docente della Facoltà di Medicina della New South Wales University, i bambini nati negli ultimi due anni avrebbero già un’aspettativa di vita maggiore rispetto a quelli nati dodici anni fa. Le stime, parlano infatti di una maggiore durata della vita per le nuove generazioni, che sarebbero in grado di vivere fino a 100 anni.

E’ dunque lecito pensare che se gli studiosi attualmente a lavoro riusciranno a “partorire” questa sorta di elisir di giovinezza. Le nuove generazioni potrebbero contare su un’aspettativa di vita pari a 150 anni.

Le pillole “di lunga vita”, in grado di garantire ciò, andrebbero ad agire sulla capacità innata che l’organismo ha di autoripararsi, tra l’altro sfruttando i benefici delle cellule staminali, in grado di “allungare la vita”.

Vivere più a lungo e in maniera sana

Oltre ad accumulare “anni”, sarà possibile vivere in maniera sana più a lungo. Il farmaco in questione, infatti, dovrebbe essere in grado di garantire un processo di rigenerazione cellulare 1.000 volte più potente del resveratrolo, fenolo disponibile nel vino rosso.

David Sinclair, responsabile dello studio e docente della Harvard University, ha affermato che, al momento, le risposte farmacologiche sembrano essere lusinghiere.

Secondo il neuroscienziato  Susan Greenfield della Oxford University, grazie a questo “elisir di lunga vita”, chiunque avrà modo di iniziare una nuova vita a 60 anni d’età. Un allungamento della vita che potrebbe finire con l’avere ripercussioni positive anche sul lavoro, visto che grazie a questa preziosa scoperta sarà possibile valutare la professionalità di ognuno esclusivamente in base alla preparazione, senza più discriminazioni legate all’età.

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