Dieta: ecco il cibo che fa ingrassare di più

Quali sono gli alimenti che finiscono con il causare un aumento di peso? Scopriamolo insieme.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 13 Marzo 2013 19:19

Quando si segue una dieta o comunque si cerca di dimagrire, è sempre necessario chiedersi qual è il cibo che fa ingrassare di più. Per fortuna a svelarlo scientificamente c’ha pensato una ricerca condotta  dal Centro di Ricerca Nestlè in collaborazione con l’Università di Wageningen (Olanda).

I ricercatori olandesi hanno provveduto ad analizzare la connessione fra la forma degli alimenti, il tempo impiegato per masticarli e la quantità di calorie contenute in quest’ultimi.

Gli studiosi hanno così finito con lo scoprire che il cibo morbido fa ingrassare di più, dato che la forma e la consistenza degli alimenti sono in grado di influenzare l’appetito e il quantitativo di calorie ingerite.

Secondo i dati assunti dai ricercatori, dunque, pietanze maggiormente morbide, come lasagne, purea di verdure, pomodori pelati, che vengono assunti in grandi bocconi e che necessitano di una masticazione piuttosto veloce, avrebbero un tasso di assunzione al minuto di gran lunga maggiore rispetto al cibo solido. Alla luce di ciò, dunque, una porzione di purea sarebbe molto meno appagante del medesimo quantitativo di patate e dunque spingerebbe a mangiare di più.

Calorie e cibi morbidi – I risultati dello studio

Analizzando i dati della ricerca nel dettaglio, un alimento che viene masticato 30 volte (purea) confrontato con il medesimo quantitativo di patate solide (480 atti masticatori) si evince un appagamento dell’appetito di molto inferiore.

I soggetti che hanno preso parte allo studio nutrendosi con bistecche e verdure, hanno consumato circa il 10% in meno di coloro che hanno mangiato passato di verdure e bistecche in pezzi. Come se non bastasse, quest’ultimo pasto è stato consumato molto più rapidamente di circa il 20% per un risultato di circa 10 grammi di cibo ingerito in più ogni 60 secondi.

Stando al parere di Ciaràn Forde, ordinatore dello studio, questa ricerca ci dà l’opportunità di comprendere l’impatto che i cibi finiscono con l’avere sulle abitudini alimentari (assunzione e senso di sazietà). Dati che potrebbero rivelarsi utili per creare alimenti in grado di appagare pur presentando poche calorie.

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