Quali formaggi fanno bene

E quali nuociono alla salute

di Miss Milla 4 Novembre 2014 14:35

I formaggi sono un alimento molto gustoso ma in alcuni casi anche molto calorico, dunque bisogna fare attenzione a mangiarlo e soprattutto dosare le quantità che si assumono durante la settimana, per coloro che non possono farne a meno vediamo quali sono quelli che fanno meglio e quelli invece che è meglio consumare a lungo termine. Secondo alcune ricerche, i formaggi non sarebbero i primi responsabili delle malattie cardiache e quindi consumare un piatto di formaggi oppure spalmare il burro sul pane non determinerebbe dei danni alla salute. Secondo altri studi studi invece il consumo di latte non sarebbe dannoso per la salute mentre il consumo di formaggi potrebbe aumentare il rischio di tumori. La caratteristica fondamentale di qualsiasi formaggio che si rispetti cialis drug interactions è l’elevato apporto calorico dovuto alla presenza di molti grassi animali. Per questo motivo i nutrizionisti consigliano spesso di limitarne il consumo preferendo eventualmente quelli più leggeri. In realtà tutti i formaggi contengono una certa quantità di grassi poiché la stagionatura, impoverendoli di acqua, concentra le sostanze nutritive, colesterolo compreso. Per questo motivo i formaggi freschi sono più poveri di nutrienti rispetto a quelli stagionati. Vengono chiamati grassi i formaggi con un contenuto lipidico superiore al 40%, semigrassi quelli con una percentuale lipidica compresa tra il 20 ed il 40% e magri quelli in cui i grassi rappresentano how long does cialis take to start working meno del 20% delle calorie totali. Gli unici formaggi “light” sono i fiocchi di latte e la ricotta, viagra generic online che però non sono dei veri e propri formaggi, dato che vengono prodotti dal latticello o siero del latte. Il formaggio è anche un alimento ricco di sodio che viene impiegato nel processo di produzione per tenere sotto controllo la crescita batterica durante la stagionatura. Un eccesso di questo minerale in soggetti predisposti può aggravare l’ipertensione o contribuire alla sua comparsa.    

 

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