Rifarsi il seno, le labbra o il sedere? Meglio ritoccare il Punto G
Le donne sempre più spesso amano ricorrere alla chirurgia estetica per ottenere un seno più voluminoso, delle labbra carnose o un sedere “da urlo”. Peccato che poche si preoccupino del “proprio piacere”, ovvero del “fantomatico” Punto G. Per qualcuno forse quest’ultimo neanche esisterà, ma negli ultimi tempi ben più di uno scienziato sembra sostenerne a gran voce l’esistenza.
Esistente o meno, non manca chi ha pensato di sottoporlo ad un’operazione estetica, in modo da provare un piacere più intenso durante i rapporti sessuali. Follia? No, realtà! L’intervento prende il nome di G-Spot Amplification e il suo inventore, il dottor David Matlock del Laser Vaginal Institute di Los Angeles, è attualmente tartassato di richieste da ogni angolo degli Stati Uniti.
Ad importarlo sul suolo italiano ci hanno pensato Gianfranco Bernabei, specialista in chirurgia plastica estetica e ricostruttiva e l’andrologo Alessandro Littara.
G-Spot Amplification anche in Italia – Cos’è
Le italiane dunque hanno di che sorridere, anche loro potranno rifarsi il punto G, magari accantonando l’idea di un seno nuovo. Stando a quanto spiegato dal chirurgo Alessandro Littara, lo G-Spot Amplification starebbe riscuotendo un grosso successo anche in Italia. Negli ultimi 7 mesi, infatti, sono stati eseguiti ben 30 interventi.
Il boom è però atteso nei prossimi mesi, dato che il passa parola sembra aver avuto effetti insperati, portando il dottor Littara a ricevere ben 200 richieste di intervento via email.
Descritti i dati del fenomeno, è opportuno chiedersi “Cos’è lo G-Spot Amplification? Come funziona questa operazione? Stando a quanto spiega il chirurgo, l’intervento sarebbe piuttosto semplice, visto che prevede l’iniezione di una sostanza anallergica poco più in su del punto G (nella struttura collocata nella zona anteriore della vagina a 3 centimetri dalla sua entrata) in grado di riassorbirsi velocemente.
Per meglio intenderci, equivale all’applicazione di un filler riempitivo al collagene, che offre la possibilità di marcare il punto G, rendendolo di fatto facilmente rintracciabile. Ciò permette anche una stimolazione più intensa nel corso del rapporto sessuale e di conseguenza, sensazioni più forti.
Vantaggi concreti a fronte di un intervento della durata di soli 30 minuti, che non prevede alcun tipo di sofferenze.
G-Spot Amplification – Soldi ben spesi?
Che ne pensate? Vi “rifareste” il punto G per provare maggiore piacere durante l’atto sessuale? Le donne Usa sembrano essere entusiaste dell’intervento e anche le finora poche fortunate italiane appaiono dello stesso avviso.
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