5 cose che non sapevi sul sesso anale

Sodomia, ovvero una pratica che a tutt'oggi continua a far discutere. Proviamo a conoscerla meglio.

di Francesco Giuseppe Ciniglio 5 Maggio 2013 10:24

Un tabù duro a morire, anche nel 2013. Il sesso anale continua a far discutere e soprattutto ad intimorire tantissime donne, spaventate dal dolore fisico e talvolta vittime di retaggi culturali, etici, religiosi. Del resto gli esseri umani hanno la tendenza ad essere spaventati da ciò che gli appare insolito, estraneo, lontano, che semplicemente non conoscono. Proviamo ad approfondire insieme la questione con delle curiosità su questa, per alcuni “insolita” penetrazione.

5 cose che non sapevi sul sesso anale

1) Pratica a lungo fuorilegge

I nobili romani erano soliti sodomizzare i propri schiavi per affermare il proprio potere su quest’ultimi.  In seguito, per circa 3 secoli (dal XIII al XVIII) questa pratica fu bandita. Coloro che si macchiavano del reato di sodomia venivano puniti con la morte sul rogo. Chi contraeva dei rapporti anali era additato come immorale. Un decreto in grado di resistere fino ai giorni nostri, visto che in ben 13 stati Usa l’abolizione del suddetto è avvenuta solo nel 2003.

2) Fa impazzire gli uomini

Statistiche alla mano, il 30% dei maschi pratica abitualmente il sesso anale. I maschi apprezzano particolarmente questa pratica, poiché, dal punto di vista meramente fisico, lo sfintere anale riesce a comprimere meglio il pene rispetto alla vagina. Di conseguenza questo pratica assicura agli uomini una maggiore stimolazione.

3) Il “terrore” delle donne

Le rappresentanti del gentil sesso che riescono a lasciarsi andare durante questa pratica sono veramente poche. Statistiche alla mano, solo il 12% delle donne ha dichiarato di aver apprezzato il sesso anale e di praticarlo in maniera abituale. Molte altre la rifiutano a prescindere, timorose del dolore fisico o semplicemente perché poco disposte ad essere dominate.

4) Accortezze da adottare

Le paure femminili non sono “campate in aria”. L’orifizio anale è piuttosto delicato, per tale ragione, al fine di assicurarsi un intenso godimento e limitare il dolore, è fondamentale lubrificare la zona con cura. Per farlo, niente di meglio dei lubrificanti a base di silicone e acqua, meglio evitare la vasellina. La penetrazione deve avvenire in maniera “soft”, l’ideale sarebbe massaggiare l’ano per rilassarlo e introdurre una o più dita prima dell’ingresso del membro.

5) Infezioni e rischi

E’ preferibile essere delicati durante il sesso anale, anche per prevenire irritazioni, ferite e sanguinamenti. Il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili è piuttosto elevato, per tale ragione meglio utilizzare sempre il preservativo. Da evitare assolutamente il passaggio dal sesso anale a quello vaginale, visto che i germi presenti nel retto potrebbero infettare la vagina. In questi casi sarà fondamentale lavare i genitali e ovviamente cambiare il preservativo.

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