Adolescenti in sovrappeso fumano marijuana
Mangiare troppo durante la pubertà potrebbe risultare dannoso non solo per il corpo, infatti, stando ad uno studio eseguito dal team di ricerca del Children Hospital di Boston, recentemente pubblicato on line in Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine, le calorie in eccesso favorirebbero il ricorso alle droghe, marijuana su tutte.
“Binge Eating“, è questa l’espressione utilizzata per identificare chi consuma quantitativi di cibo superiori alle proprie necessità del momento. Partendo da questo comportamento scellerato, gli studiosi del Children Hospital di Boston hanno deciso di studiare la connessione tra le abbuffate e la perdita di controllo per ciò che concerne alcol e droghe, oltre ovviamente alla dipendenza da cibo e il pericolo depressione.
Adolescenti, marijuana & co. – Lo studio
La ricerca si è avvalsa della collaborazione di quasi 17.000 ragazzi e ragazze con un’età compresa tra i 9 e i 15 anni ed è durata ben 9 anni e iniziata nel lontano 1996, contrassegnata dall’utilizzo di questionari somministrati agli adolescenti ogni 1 o 2 anni, per dar la possibilità all’equipe di ricerca di valutare le abitudini alimentari di quest’ultimi ed elaborare statistiche riguardo gli effetti sul lungo termine di un’alimentazione squilibrata.
Dai risultati è emerso che le ragazze presentano una maggiore predisposizione al binge-eating in confronto ai maschi. Come se non bastasse, le abbuffate favorirebbero la comparsa di sintomi depressivi, quest’ultimi spesso derivanti dall’obesità o dal sovrappeso e il ricorso a droghe come la marijuana (la più gettonata tra i giovani poiché a buon mercato e facilmente rintracciabile) e le cosiddette “droghe sintetiche”.
Lo studio ha inoltre dimostrato che gli adolescenti interessati da depressione che provano ad allevare i loro sintomi sfogandosi sul cibo, con alcolici e fumando marijuana, finiscono con l’aggravare la loro situazione.
Adolescenti, marijuana & co. – Conclusioni
L’equipe di ricerca del Children Hospital di Boston è giunto alla conclusione che il binge-eating può essere contrastato agendo per tempo. Per ottenere buoni risultati, i medici dovrebbero ricevere incentivi e una struttura di supporto adeguata, che permetta loro di poter lavorare con gli adolescenti, prevenendo il problema o contrastandolo immediatamente.
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