Lo shopping rende felici le donne? Ecco la verità
La shopping-mania è il modo migliore per rendere felice una donna? Stando ad una ricerca condotta dalla San Francisco State University, la corsa all’acquisto selvaggio non migliorerebbe il benessere delle donne.
Il denaro non fa la felicità? Attenendosi ai risultati emersi, raggiunta una certa soglia di ricchezza, niente apporterebbe gioia come il tempo libero, la condivisione di quest’ultimo con i propri affetti e una profonda immersione nella natura. Risultati in controtendenza, molto distanti da quelli proposti dalle società moderne il cui imperativo sembra essere “Lavorare, produrre, spendere”.
Shopping selvaggio, un consumismo a tutti i costi che sembra regnare sovrano, figlio di una subcultura in cui il possesso di determinati status symbol è alla base dell’affermazione e dell’integrazione sociale.
Per fortuna oggigiorno sembra aprirsi uno spiraglio in questa subcultura alienante. Le nuove tecnologie, infatti, oltre a spingere l’individuo all’acquisto di apparecchiature sempre più performanti e costose, talvolta, consentono una maggiore interazione con mondi e idee diverse dalle proprie. Una socialità produttiva, che contribuisce a riscoprire determinati valori.
Non a caso, in numerose nazioni al mondo, gruppi di persone comuni hanno ideato modi alternativi per vivere. Fra quelli più gettonati nonché apprezzati, troviamo gli stili di vita eco sostenibili e il “consumo collaborativo”. Di cosa stiamo parlando? Semplicemente di una sorta di movimento culturale secondo il quale la condivisione è più “cool” ed intelligente del possedere.
Scambio, condivisione, baratto, affitto, strumenti in grado di cambiare le regole del consumo e mettere alle strette il consumismo. Una filosofia virtuosa, sia per le tasche e il benessere dei cittadini, sia per l’ambiente circostante, per via di un minor impatto ambientale.
Del resto, attenendosi ai risultati di numerosi studi, le persone sarebbero più felici nel condividere esperienze di vita insieme, piuttosto che nel possedere e nello spendere denaro. Può la condivisione può rappresentare la vera strada verso la felicità?