Sla: ecco la nuova cura
Rallentare la sclerosi laterale amiotrofica grazie ad una nuova cura. Secondo una ricerca condotta dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, somministrando acetilcarnitina e riluzolo ai pazienti affetti da Sla, sarebbe possibile ostacolare il corso della malattia.
Terapia sclerosi laterale amiotrofica – Lo studio
Per giungere all’elaborazione di questa nuova cura, l’equipe dell’Istituto Mario Negri ha condotto una ricerca su 82 pazienti interessati da Sla.
Dai risultati della sperimentazione, è emerso un miglioramento dei livelli di sopravvivenza dei soggetti sottoposti a questa nuova cura, nella misura del 20%. Il test è stato praticato lungo un periodo di diciotto mesi. Uno simile era stato provato negli Usa qualche anno fa, ma interrotto poiché ritenuto troppo pretenzioso.
Nonostante i risultati emersi sembrino essere incoraggianti, secondo i ricercatori sarebbero necessari nuovi studi da praticare su un maggior numero di ammalati di scelerosi laterale amiotrofica, per avvalorare l’efficacia della nuova cura.
Nel corso di un incontro, organizzato dal detto istituto negli scorsi giorni, gli studiosi hanno colto l’occasione per illustrare le ultime acquisizioni della scienza su questa temibilissima malattia.
Tra queste, una ricerca presentata dal Laboratorio Malattie Neurologiche, coordinato dalla dottoressa Elisabetta Pupillo, si è avvalsa della collaborazione di 600 pazienti al fine di dimostrare i benefici derivanti dall’attività fisica nella prevenzione della Sla.
Come se non bastasse, nel corso dell’incontro i ricercatori hanno annunciato l’attivazione di una ricerca della durata di 3 anni, che prenderà in esame i calciatori di Serie A, B, Lega pro e Lega nazionale dilettanti residenti in Lombardia dai primi anni 70 ad oggi, al fine di riscontrare un’eventuale connessione tra la pratica del gioco del calcio a livello agonistico e questa terribile malattia.
Sla e terapie – Considerazioni
Uscire dal “vicolo cieco” di questa patologia, attraverso una terapia efficace, ad oggi sembra ancora esser utopia. Non resta che essere ottimisti e confidare nel progresso scientifico.