Donne: più inclini allo stress da “cattiva notizia”
Notizie riguardanti violenze, omicidi, furti, rapine, finiscono con l’avere un impatto maggiore sulle donne, che rispondono a tanta negatività aumentando i livelli di cortisolo, il famoso ormone dello stress.
Paura, ansia e panico da “cattiva notizia” per le donne, che sembrano avere una risposta emotiva molto molto più significativa degli uomini. Non si tratta di mere considerazioni, ma del frutto di uno studio condotto dall’University of Montreal, pubblicato di recente su “PlosOne”.
Marie France Marin, autrice dello studio, ha analizzato le risposte emotive di 60 persone, sottoponendo quest’ultima alla lettura di ritagli di giornale riguardanti storie di violenza (assassini, incidenti) per poi alternare “la tragedia”, con delle semplici anteprime cinematografiche, prive di contenuti dal forte impatto emotivo.
Da tale ricerca è emerso che i livelli di cortisolo negli uomini tendono a rimanere stabili, mentre le donne appaiono molto più sensibili alle negatività, finendo spesso col raggiungere livelli altissimi dell’ormone dello stress, fino ad essere interessate da panico e infelicità.
Ciò sarebbe dovuto al fatto che, le donne, hanno una maggiore tendenza a vedere come una minaccia per i propri figli le negatività ricevute dai media. Una risposta emotiva frutto di una maggiore sensibilità e attenzione all’altro.
Nonostante ciò, sembrerebbe che il gentil sesso riesca a contrastare meglio gli effetti negativi che lo stress finisce con l’avere sul sistema cardiovascolare. Non è un mistero, infatti, che le donne, in genere, vivono molto più a lungo degli uomini.
Conclusioni
I dati provenienti dall’Università di Montreal parlano chiaro, le donne sono molto più sensibili degli uomini, almeno per ciò che concerne le “sorti dell’altro”.
Come difendersi da ansia e panico da “brutta notizia”? L’ideale sarebbe evitare di iniziare la giornata ascoltando il notiziario alla radio o leggendo il giornale o la prima pagina dei quotidiani online, identico discorso per le ore serali. Sia al mattino che alla sera, il cervello necessita di stimoli positivi, dato che nel primo caso si ha un’intera giornata davanti, nel secondo, le negatività potrebbero influenzare negativamente il sonno.