Birra: nuova cura contro diabete e cancro
Una “bionda” per curare alcune forme di cancro e il diabete? A volte persino la scienza sembra arrendersi a “Madre Natura”, chinando il capo di fronte alla magnificenza di quest’ultima. Sempre più spesso, infatti, le soluzioni sembrano essere offerte da piante e alimenti comuni.
L’ultima scoperta in campo medico vede la birra, una delle bevande più diffuse al mondo, in grado di contrastare diverse tipologie di cancro e il diabete. Entrando nello specifico, ciò sarebbe possibile grazie ad una sostanza contenuta nel luppolo, tra gli ingredienti principali delle “bionde”.
Gli umuloni, questo il nome degli alfa-acidi che sarebbero in grado di contribuire alla produzione di medicinali in grado di sconfiggere le suddette malattie.
Birra contro cancro e diabete – La ricerca
A sostenere le proprietà della birra contro numerose forme di tumore e il diabete, uno studio condotto dall’Università di Washington, coordinato dal dottor Werner Kaminsky, pubblicato sull’Angewandte Chemie International Edition.
Partendo dalla tesi che gli acidi americani moderati presenterebbero effetti benefici sul diabete e alcune tipologie di cancro, gli studiosi Usa hanno provato a rilevare la composizione precisa delle dette sostanze.
Un’operazione resa possibile grazie alla cristallografia a raggi X, che ha permesso di analizzare di acidi alfa e beta, soprattutto le molecole di umulone.
Gli scienziati Usa si sono impegnati nel comprendere la composizione, reazioni ed interazioni delle dette sostanze, al fine di sfruttarle per la creazione di nuovi farmaci contro diabete e tumori.
Per comprendere appieno le potenzialità degli umuloni, è stato necessario osservare il processo di fermentazione del luppolo, visto che, in base alla forma assunta dalla molecola, è possibile stabilire se l’accoppiamento si è svolto in maniera corretta.
Qual è quello giusto? Se gli anelli da 5 atomi, che prendono vita durante la fermentazione vanno ad accoppiarsi alla perfezione, gli umuloni potrebbero essere utilizzati per ottenere nuovi farmaci contro le suddette patologie.