Come essere ottimisti? Basta diventare vegetariani
I vegetariani non sarebbero solo più sani, sensibili e intelligenti. A chi rinuncia a pesce e carne ora toccherebbe anche lo scettro dell’ottimismo. A dirlo i risultati ottenuti da due ricerche eseguite negli Stati Uniti. La prima condotta presso l’Arizona State University e la seconda eseguita dai ricercatori dell’Harvard School of Public Health. Ad agevolare il buon umore, sarebbe il frequente consumo di frutta e verdura.
Dieta vegetariana e ottimismo – I risultati delle ricerche
Un regime alimentare vegetariano dunque, oltre a prevenire una lunga serie di malattie degenerative, consentirebbe anche di migliorare l’umore. Secondo lo studio condotto dall’Università di Harvard, i carotenoidi sarebbero in grado di conferire ottimismo e offrire una sensazione diffusa di buon umore.
Per ottenere questi risultati, i ricercatori statunitensi hanno analizzato 980 connazionali. L’equipe ha provveduto a misurare i valori di nove diversi antiossidanti nel sangue ad ognuno (tra questi vitamina E, betacarotene). I volontari, inoltre, sono stati invitati a compilare un questionario sulle proprie abitudini alimentari e una sorta di mini intervista sulla propria visione della vita, sogni, aspirazioni, etc.
Nel prendere atto dei risultati, gli studiosi hanno scoperto che i soggetti più ottimisti erano coloro che osservavano una dieta vegetariana o che comunque presentavano un livello più alto di carotenoidi rispetto alla media. Secondo i ricercatori, questa carica di buon umore, sarebbe da ascriversi al consumo di almeno 3 porzioni giornaliere di frutta e verdura.
Lo studio condotto dall’Arizona State University ha invece presentato modalità differenti, tuttavia, le conclusioni sono risultate simili. Nel corso di questa ricerca, infatti, i volontari sono stati suddivisi in maniera del tutto causale in 3 gruppi. Al primo gruppo è stata assegnata una dieta normale per 15 giorni, al secondo gruppo, invece, una dieta vegetariana da integrare con del pesce 4 volte a settimana, mentre al terzo gruppo è stato imposto un regime alimentare vegetariano “puro”.
Al termine della fase di test, i ricercatori hanno analizzato i valori riguardanti gli acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6. Dai risultati è emerso che il gruppo che aveva intrattenuto una dieta vegetariana, presentava ottimi valori ed era naturalmente predisposto al buonumore o perlomeno in misura maggiore rispetto a chi aveva seguito una dieta onnivora o un regime alimentare vegetariano integrato con del pesce.
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