Le insalate di riso, i piatti dell’estate
L’insalata di riso è il piatto più in voga dell’estate: fresca e rinfrescante, veloce, comoda (è possibile conservarla e trasportarla), leggera (anche se molto dipende dai condimenti) ed è un piatto unico, per cui toglie il pensiero di dover preparare un primo ed un secondo, in quanto li contiene entrambi.
Tuttavia, per preparare una buona insalata di riso, ci sono delle regole precise da seguire oltre a degli errori da evitare categoricamente. Vediamo insieme di cosa si tratta e… occhio all’acquolina!
Da cosa partiamo? Ovviamente dalla scelta del riso! I tipi di riso migliori sono quelli dai chicchi più sottili, come il Ribe, il Veneria ed il S.Andrea. Oppure ancora il riso parboiled, che mantiene perfettamente la cottura. Qualsiasi sia la tipologia di riso scelta, è importante che la cottura sia al dente. Dopo averlo scolato, passatelo sotto l’acqua fredda e scolatelo ancora perfettamente, lasciandolo nello scolapasta per un po’ finché non sarà completamente asciutto. Volendo, per dare più sapore al riso, si può aromatizzare l’cqua con dello zafferano o con altre spezie aromatiche.
Passando al condimento, il segreto sta nel non fare dei pasticci enormi: bastano 3 o 4 condimenti per rendere l’insalata delicata e dal sapore ben definito. L’ideale è scegliere dei condimenti dai sapori affini o complementari, o ancora scegliere ingredienti dello stesso colore, come peperoni gialli e uova, pomodori e gamberetti, o ancora, perché no, giocare sull’effetto dei contrasti cromatici. Sbizzarrite pure la vostra fantasia!
Per un’insalata di riso degna di essere chiamata tale è meglio evitare i condimenti pronti: contengono molto olio e delle dosi di aceto che non a tutti potrebbero andare a genio! Meglio evitare anche l’uso della maionese, che rende l’insalata collosa e poco “fluida”. Piuttosto, avete provato con una salsina di yogurt di quelle che si vendono anche al supermercato?
Una volta servita, assicuratevi che la vostra insalata di riso non sia appena uscita dal frigo, ma che sia passato almeno un quarto d’ora. E una volta a tavola, buon appetito!
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