Vita da sneet, i single felici che non cercano un fidanzato
Un tempo si chiamavano zitelle e scapoloni. Si trattava di uomini e donne che non si sposavano e che non avevano relazioni stabili e la cui vita sentimentale era piatta e monotona. Oggi, in tempi in cui sposarsi è sempre di più un lusso e le relazioni sono sempre più fluide, i nuovi single per scelta si chiamano sneet.
Sneet è la parola inglese che deriva dalla contrazione della definizione “Single, not in Engagement, in Expecting, in Toying”. Come recita la sigla si tratta di persone che hanno smesso di cercare un compagno, che non sono interessati a relazioni e non si aspettano nulla dal futuro, che non hanno neanche voglia di impegnarsi in relazioni passeggere. Una categoria in aumento esponenziale, dato che i single italiani sono oltre il 40 per cento in più rispetto a dieci anni fa. Il binomio single e felici è dunque una realtà.
Quello che spinge un irriducibile single a chiudersi in un mondo fatto di vita comoda e rilassante, lontana dai ritmi folli delle feste, senza nemmeno la voglia di folleggiare con un partner senza impegno, è forse una sfiducia nelle relazioni umane sempre più diffusa ma anche la consapevolezza che si può essere completi e autosufficienti anche da soli. Sebbene questa estrema autonomia degli sneet sia considerata dagli altri come una chiusura al mondo, in realtà gli sneet non sono chiusi. Semplicemente aspettano la persona che sia in grado di dare uno scossone importante alla loro vita. E se questa non arriva? Non è un problema: si può stare benissimo anche da soli senza inseguire un modello precostituito di felicità, perchè la soddisfazione e la serenità si possono trovare anche da single, tra le mura di casa.
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