Capire quando è arrivato il momento giusto
Ogni donna ha l’esigenza di capire quali sono i segnali che indicano che è arrivato il momento del parto, quando le contrazioni diventano talmente forti da richiedere il trasferimento in ospedale.
Durante la fase così detta prodromica avvengono una serie di modificazioni importanti sul collo dell’utero. Questo infatti si centralizza (cioè non guarda più verso il retto, ma inizia a direzionarsi verso la vagina per formare il canale da parto), si appiana (si fa più sottile), ed incomincia anche a dilatarsi lentamente.
Potrete avere la necessità di andare il bagno continuamente perchè il corpo si prepara a lasciare l’intestino libero per il parto, ma non è questo ancora il momento di andare in ospedale, fatevi una doccia calda e rilassatevi e attendente la fase successiva.
Durante la fase dilatante, le contrazioni diventano più forti e regolari (da un paio d’ore arrivano sempre ad intervalli di 5 minuti), si entra dunque nella fase del travaglio.
Avete ancora un po’ di tempo, prima di andare in ospedale, specie se non avete ancora rotto il sacco. Generalmente il travaglio per chi non ha mai partorito, ha una durata media di 8-10 ore.
Se non avete ancora rotto le acque potete direzionare il getto di acqua calda sulla vostra pancia per ridurre il dolore, intanto verificate che la valigia sia pronta e che siano presenti anche le ultime analisi ed ecografie.
Quando le contrazioni arrivano ogni 3-4 minuti, allora potete finalmente recarvi in ospedale. Meglio farsi la maggior parte del travaglio a casa piuttosto che in ospedale, così avete tutte le vostre comodità, il vostro bagno, la libertà di movimento e la vostra privacy.
Una volta in ospedale, verrete prima visitate dal ginecologo o dall’ostetrica, poi in base a quanto state avanti con il travaglio, andrete o in sala travaglio/parto, oppure vi sistemeranno in stanza.