Qual è la frutta con meno calorie
Quando si parla di frutta e calorie bisogna fare attenzione perché si tratta di un alimento molto variabile in questo senso.
La densità calorica della frutta ha un’alta variabilità e bisogna considerare la differenza tra i vari frutti e la qualità del frutto.
I frutti possono essere più o meno dolci e quindi avere una differente quantità di zuccheri.
Il grado Brix, dal chimico che lo scoprì, permette di osservare gli zuccheri presenti tra le sostanze solubili dei succhi dei vegetali. Attraverso i rifrattometri, che sono dei misuratori ottici si misurano i gradi Brix.
I gradi Brix misurano anche la qualità di un frutto visto che un punteggio Brix elevato significa maggiore quantità di zuccheri e anche di minerali e di vitamine. Ciò significa maggiore potere nutritivo.
C’è una grande varibilità nel contenuto di zuccheri nella frutta in base alla qualità. I gradi Brix sono più bassi nella frutta di scarsa qualità e più alti in quella con qualità ottima.
Per differenziare la frutta in base alle calorie possiamo utilizzare un approccio specifico basato su due categorie. Queste sono frutta ipercalorica e frutta normocalorica.
Frutta ipercalorica
La frutta ipercalorica considera frutti da 60 kcal in su con un valore medio di 80 kcal. Tra questi ci sono le Banane con 89, i fichi con 74, i mandarini con 72, i litchi con 70, i kaki con 65, i melograni con 63, l’uva con 61 e i kiwi con 61.
Frutta normocalorica
La frutta normocalorica è quella con meno di 60 kcal e con un valore medio di 40 kcal per 100 g.
Tra questi frutti ci sono i fichi d’india con 53, le mele con 53, i mango con 53, i mandaranci con 53, le ciliege con 50, le arance con 47, le prugne con 42, le amarene con 42, le Pere con 41, l’ananas con 40, le albicocche con 39, le pesche con 39, i lamponi con 34, il melone con 33, il cocomero con 30, le nespole con 28, la papaia con 28, le fragole con 27, le mele cotogne con 26 e, tra i meno calorici, il pompelmo con 26, i mirtilli con 25 e i limoni con 11.
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