Il mal di testa si cronicizza con l’uso di antidolorifici

Il mal di testa porta ad usare gli antidolorifici. Tuttavia, come un cane che si morde la coda, sembra che questi farmaci possano causare cefalea da abuso.

di Giorgia Martino 21 Settembre 2012 18:29

Per placare il mal di testa, in genere si ricorre a farmaci come aspirina e paracetamolo, eppure sembra che proprio l’abuso di antidolorifici possa causare una sorta di cronicizzazione della cefalea. E’ questo l’allarme lanciato dal National Institute for Health and Clinical Excellence britannico, che vuole sensibilizzare anche i medici a questo problema. Sembra infatti che 1 persona su 50 abbia mal di testa provocato proprio da abuso di farmaci antidolorifici.

Afferma Martin Underwood, uno degli autori di tale studio:

Prendere questi farmaci per più di dieci-quindici giorni al mese può causare mal di testa da abuso, e questo è un problema prevenibile. I medici dovrebbero avvertire i pazienti e far loro interrompere il trattamento.

Secondo gli esperti, dunque, chi prende in un mese ininterrottamente per dieci giorni o più degli antidolorifici è in pericolo. E questo è a prescindere dal numero di bustine o compresse o dal loro dosaggio. Questo diventa un modo per sviluppare mal di testa indotto da farmaci.

In linea di massima, qualsiasi antidolorifico può causare mal di testa se si prende troppo spesso, indipendentemente, dunque, dal principio attivo, e la situazione diventa ancora più pericolosa se si usano contemporaneamente antidolorifici e tranquillanti o sonniferi, perché questi vanno ad agire proprio sui neuroni del cervello.

Il punto è che il cervello si abitua alle sostanze antidolorifiche come fossero una droga, e a volte in modo anche scriteriato, ossia ai primi dolori che potrebbero passare anche da soli si assume un medicinale che possa placarli subito per paura che diventino più forti. Senza contare che, piano piano, ci si adatta alle dosi, e ci si assuefa alle quantità. Questo può portare anche a sintomi di astinenza, per cui anche per la “disintossicazione” da antidolorifici sarebbe meglio utilizzare la gradualità. Tra i sintomi dell’astinenza da antidolorifici si contano infatti cefalea intensa, nausea, vomito, febbre, palpitazioni cardiache e allucinazioni.

Prima di provare gli antidolorifici, dunque, è meglio tentare soluzioni alternative, come un buon riposo, una costante e corretta attività fisica, un massaggio sulla nuca con menta piperita o ancora degli esercizi di stretching.

Commenti